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venerdì 31 dicembre 2004

berlin 31-12

31 dicembre 04 (piccolo aggiornamento frugale dall´internet point del Meininger Hostel di Berlino)

il viaggio e´ durato tutta la notte, attraversando le Alpi a -16° su una strada fantastica ed appena in Austria un nerboruto doganiere mi fa notare che sono entrato nel casello contromano

cena alle 2 di notte a base di tramezzini di salmone e prosciutto, mentre 2 ragazzi ci dicono che a Berlino c´e´ solo "beton" e facevamo meglio ad andare in Sicilia

quasi arrivati, un poliziotto ci becca in sosta (per cambio guida) lungo l´autostrada e ci chiede se la macchina e´ kaputt, poi ci cazzia di brutto

a Berlino piove ma non fa troppo freddo e le previsioni sono brutte brutte brutte

pranzo alle 14 dai turchi abbiamo ingollato delle pietanze strafritte e quasi letali

stasera andremo alla porta di Brandeburgo

buon 2005 agli avventori che aspettano notizie rassicuranti

[upgrade] visto che non si riesce a mettere in parole il riassunto delle emozioni di tre intensissimi giorni, faccio la solita lista di cose buone da Berlino:

- Alexander Platz e la torre della televisione

- il quartiere Nicolaj ed il lungo Sprea

- i locali di notte a Berlino Est, la stamberga e i vestiti e i capelli di Farshad, il suo cliente-amico che è stato una settimana a Foligno e ci diche che alla fine la vita a Berlino Est era ok e c'erano abbastanza soldi (?)

- i wursteloni e la Berliner Lager

- la metropolitana e gli autobus più complicati del mondo

- il muro che non c'è più, tranne piccoli pezzi ed il Check Point Charlie

- i palazzi stile Lego nella zona Est che si vedono tutti insieme dalla torre, i vecchi magazzini convertiti a centri sociali e locali, il degrado e l'austerità delle costruzioni, i contrasti del nuovissimo con il fatiscente

- come sempre, la gente

La locandina del film

film consigliato: Goodbye Lenin

 

 

 

 

 

 

giovedì 23 dicembre 2004

Deutschland, Deutschland ueber Alles ...

Deutschland, Deutschland ueber Alles ...



























 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


...in 5 stipati sulla Clio, il 30 dicembre nel tardo pomeriggio partiremo alla volta della capitale teutonica, carichi come muli ma sopratutto con molte speranze di trovar fortuna


... seguiteci nell'avventura germanica...



martedì 21 dicembre 2004

...e buon 2035!

... e tanti auguri per un buon 2035!


"Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un pò" scriveva tanto tempo fa L.D., prima che Piersilvio Apicella vincesse la causa per plagio, ritornando proprietario dei diritti d'autore...


ma questo non importa, ciò che conta è che il 2035 sarà un anno felice, sereno, pieno di novità e del nuovissimo e sorprendente gusto del McPiccion's Menu, la nuova strabiliante idea con la quale cenando da McDonalds&Co puoi contribuire a mantenere puliti i monumenti e le facciate dei nostri centri storici mooolto rivalutati.


Silvio Berlingoni ha firmato con MediaRai per il 2035 l'esclusiva con Barbara Bush, amministratore delegato degli Emirati Uniti d'AmEurAsia SpA, per le colture di cloni utilizzati per sostituirsi il corpo ormai obsoleto, ma sopratutto - ricordiamolo - per curare i bambini denutriti e malvestiti del mondo "quello laggiù, che non ci piace nominare" dopo anni ed anni di libertà importata a prezzi concorrenziali.


Il 2034 ha visto importanti traguardi per la libertà di pensiero e per lo spettacolo di qualità: l'abolizione del noioso e deprimente diritto al referendum, la beatificazione di Loredana Lecciso prematuramente scomparsa a causa di un cattivissimo botulino silicoide, la nascita del marchio "Dolce&Gabbana&Figli" che ridisegnerà tutte le divise della polizia e della guardia di finanza, la salita al trono del MediaVaticano di Papa Digèi Francesco Secondo, l'annessione dell'Africa agli Emirati Uniti d'AmEurAsia SpA e sopratutto la vittoria medica contro la calvizie.


Per cui non resta altro che unire i nostri calici colmi di Coka al gusto Castelmagno e brindare per un 2035 ricco di nuovi colpi di scienza (tutte le anticipazioni sulla pagina 9 del MediaNet ), augurandoci che finalmente il nuovo anno possa vedere la riduzione delle tasse.

lunedì 20 dicembre 2004

incredibbbile... al Rock On Circle domenica siamo arrivati secondi (dopo Gabaergica) a parimerito con sLick

lassù qualcuno mi ama e sento che mi chiama... io ci sarò, con tutto il mio entusiasmo...
























 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

martedì 14 dicembre 2004

il caso Donnie Darko

il caso Donnie Darko


arriva sugli schermi (dopo 3 anni di passaparola e di costruzione di un nuovo mito, un caso cinematografico già culto, pubblicizzato dal mainstream in maniera che lo fa già sembrare antipatico) e nella rete l'esordio di Richard Kelly, scrittore e regista americano ... che a prima vista può apparire l'ennesima favola dark un pò scontata, ma approfondendo un pò sotto la patina di fantascienza-esoterismo, si celano inquietanti interrogativi e quesiti propri di una fase della vita che, volenti o nolenti, è la vera protagonista delle canzoni e dei film che ci toccano più nel profondo, che ci spingono da un lato a rimpiangere e dall'altro confutare la cristallina incoscenza e spavalderia dell'adolescenza


Jake Gyllenhaal (Donnie Darko), Jena Malone (Gretchen Ross) and James Duval (Frank the Rabbit)Jake Gyllenhaal as Donnie Darko


un caso... e come tale già si sapeva che avrebbe diviso, anzi spaccato di netto, l'opinione degli spettatori che a volte si fermano sulla mera narrazione (che lascia, volutamente, molti buchi nell'interpretazione dei fatti); io l'ho visto, ci ho pensato e ripensato per due giorni, ne ho parlato un pò in giro ed ora mi sono fatto l'idea che se un film non finisce alla parola fine, allora è di certo un bel film


lunedì 13 dicembre 2004

"SANCTUS dEUS DE NUESTRA CIUDAD"
non ce l'ho mica con loro. il loro ultimo disco (the ideal crash) ha girato nella mia autoradio, in formato cassetta duplicata, x tutto il '99 e anche un po' dopo. e come mi piaceva. un paio di settimane fa giovanni mi presta il precedente in a bar under the sea. mentre lo ascolto mi metto a cercare (e fortunatam trovo subito) la recensione che ne fecero allora (la malattia x la stampa musicale mi porta a conservare riviste vecchie di anni). rumore dell'ottobre '96, recensione (con voto: 8) a firma di giorgio valletta: "il secondo album di Tom Barman continua a stupire lungo tutto il suo svolgimento" e "le coordinate sonore della formazione belga sono quantomeno eccentriche rispetto alla prevedibilità di gran parte del rock alternativo oggi in circolazione". questo nel '96. bene, poi c'è stato l'altro del '99. poi basta, + niente. adesso: dicembre 2004. su rumore di questo mese si legge che "dopo 6 anni di inattività i dEUS sono al lavoro su un nuovo album che dovrebbe essere pronto entro la primavera". Tom Barman dice del futuro disco che vuole "un suono senza troppe stranezze, anche se non mancherà la sperimentazione". ah, benone. cambio rivista: giovanni mi ha prestato losingtoday (x dire che non lo compro) n°2 e trovo casualmente 3 cose. recensione del disco di Artemoltobuffa: "Iron & Wine, Scisma, Pavement, dEUS. Un musicista che al 1° disco sa evocare questi nomi ha qualcosa di importante nel cuore...[etc.]". recensione di Methel & Lord: "cosa succede se il camion dei dEUS sbanda e va a finire contro la macchina degli Air e il motorino degli Eels...? dalla caotica collisione nascerebbero i Methel & Lord...[etc.]". recensione dei connazionali Soulwax:"i belgi fanno poco ma quando fanno disfano tutto, vedi alla voce dEUS, ...[etc.]". 3 firme diverse (complimenti alla seconda x l'escamotage autostradale e alla terza x il gioco di parole) e un solo nome: dEUS. non se li era + cagati nessuno, e adesso guarda. và a sapere, si vede che è di gran moda. di colpo mi stanno quasi sul culo. però che sfiga: pensare che nel '96 non erano così... di tendenza! ok, abbandono le nuove riviste patinate e fighette x tornare a valide sicurezze: oggi ho comprato rockerilla. occhio al disco del mese: micah hinson & the gospel of progress. recensione entusiasta, verso il fondo si dice che "micah ha un'intonazione [...] un po' alla Tom Barman". eeeeh? ma pure rockerilla si mette!? allora mi arrendo, raga. ma davvero, quanto siamo alla moda ad essere indie(pendenti) e alternativi.

venerdì 10 dicembre 2004

live 19 dicembre

Malvida Domenica19Dicembre04ore22


Live @ Soundfactory'sCorsoVigevano33UangoloViaCigna


per RockOnCircle - ingressoliberoegratuito


venite, ascoltate, votate se vi va

the delgados

the delgados [hiroshima 9dic04]


l'impatto per chi come me li conosce poco è abbastanza strano: una ragazzina che imbraccia una chitarra più grande di lei, zappa pesantemente e fa uscire una voce che - accidenti - mette i brividi; si alternano brani più folk ad altri più elettronici, ma sempre acusticamente dolci, ogni tanto le tastiere vengono accantonate a favore di violoncello e violino; il terzo o quarto brano è Come Undone e davvero mi viene la pelle d'oca, mentre parlano tra un pezzo e l'altro si crea un bel clima molto informale (il bassista per me ama la birra e non si capisce nemmeno una parola di quello che dice, tranne Bologna e Malcom e Arab Strap); il batterista è geniale...


che altro dire, i "delga" sono proprio belli da vedere, semplici e irresistibili, un talento pop spiazzante e magnetico, che mi farà presto correre a comprare Universal Audio, mentre Dani si è accaparrato il live di Glasgow - rarità

giovedì 9 dicembre 2004

avere ventanni

AVERE VENTANNI


premesso che ormai Mtv si può solo più guardare dalle 23 in poi oppure in rari "buchi" di palinesesto non occupati da TZN Fe scoprendo un interessante Anime, ieri sera vedo la prima puntata del ritorno agli schermi di Massimo Coppola


egli, primo indimenticato conduttore di Brand: New e a tut'oggi imbattuto, grazie alle sue interessanti digressioni quotidiano-filosofiche, aveva cercato di bissare il suo ironico (o onirico?) successo con una specie di mono-grande fratello intitolato Pavlov che però faceva acqua da molte parti, forse non bastava la sua eloquente dialettica telefonica o finto-tale


AVERE VENTANNI sembra l'ennesima chiave di lettura del mondo dei giovani, da parte di non-giovani scafati e cinici, smaliziati, trentenni insomma; ma la cosa che mi ha stupito è che mi è sembrata abbastanza vera o perlomento genuina (un pò come io potrei criticare la discoteca con gli amici)... manterrà le aspettative, la serie? non so, l'inizio è banalmente interessante, vedremo la settimana prossima

lunedì 6 dicembre 2004

i giornalisti del giornale locale scrivono male

i giornalisti del giornale locale scrivono male


non importa che sul Corriere di Chieri e dintorni abbiano scritto l'articolo più approssimativo che sia mai apparso sulla carta stampata a sud di Torino, la doppietta di revolver ha sparato due bei colpi, venerdì e sabato sera appena passati


un clima di amicizia e di condivisione, di passione per la musica e l'arte, di suoni e contaminazioni e milioni di parole spese per conoscersi, per salutarsi, per commentare, per festeggiare, per dirsi arrivederci


Revolver Festival è la cosa più bella a cui abbia mai partecipato ed è meraviglioso che un'idea allargata ed itinerante possa prendere piede in modo così strabiliante ed efficace, culminando nel finale d'annata con la splendida compilation "Revolver 2004" ... un'ottimo regalo di Natale!


...eppoi... martedì sera dalle 21,30 alle 23,00 su Radio Torino Popolare 97.0 FM nel programma Voci dalle Cantine, Matteo e Barbara faranno quattro chiacchiere con alcuni amici di Revolver e Alivefestival... non perdetelo!


tutte le foto? eccole!


 

lunedì 29 novembre 2004

MEI reports #1

reports #1 [gio malvida] >> >>


torniamo da due giorni pazzi pazzi, al MEI come al solito ci sono milioni di cose da vedere e da fare, non si capisce niente sui gruppi che si esibiscono e non si sa dove, c'è una bella anarchia dove tutti attaccano tutto dappertutto, c'è anche cristiano parato che poverino's l'hanno un pò preso per il culo tutti ma con quella impostazione lì da conservatorio di michael bolton non so cosa pretendeva, c'erano i vips ce non c'entravano nulla tipo ruggeri bertè e ahimè elisa anche se mi piace, edoardo bennato andava in giro con lo zainetto, "vero" più di mille altri, bello anche l'agriturismo dove abbiamo dormito e fatto una buonissima cola


ho comprato e razziato un bel pò di cd, magliette, adesivi e pins, ho fatto quattro chiacchiere educative con alcune etichette in particolare con Urtovox/La Cupola e Snowdonia, con la Siae anche se non senza incazzarmi un pò, andando a rifarmi con quelli di Anomolo etc... bravi gli Ultraviolet Make Me Sick, OfflagaDiscoPax, Cecco, Non Voglio Che Clara


gli incontri sono stati veramente importanti, tra Federico Fiumani che stupisce per la sua compattezza di atteggiamento e di pensiero, Emidio Clementi che ha fatto un reading tratto da "L'ultimo Dio" da pelle d'oca per tre quarti d'ora, Giulia che mi piace molto come scrive e non sono riuscito a dire altro che un banale banale "sei un personaggio pubbilco, oramai" rewind, please


Alberto Campo, Mauro Pagani, Gianni Maroccolo e Giorgio Canali, i Broken Social Scene


lo stand della Toast Records e gli amici torinesi di HTS Muisca e tutti quelli che ho conosciuto



tutte le foto le trovate qui




martedì 23 novembre 2004

revolver 9

malvida consiglia caldamente


venerdì 3 e sabato 4 dicembre, al Patchanka di Chieri Piazza Caselli 19


Revolver Festival Blue&Black











































































 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

lunedì 22 novembre 2004

MEI DAYS

happy M.E.I. days


Come già annunciato da qualcuno, con un certa fretta biscottata il 27 e 28 novembre andremo in blocco tutti o quasi al meeting delle etichette indipendenti, a farci scorpacciate su scorpacciate di musica ascoltata, parlata, vista e chissà cosa ancora...


Laondepercui seguiteci su questi bytes per l'accuratissima rassegna stampa che ne scaturirà... restatene sintonizzati !!!

martedì 16 novembre 2004

pessimismo e fastidio

pessimismo e fastidio


ieri ho scritto un post e l'ho cancellato dopo 10 minuti, non tanto per la sua inutilità (parlava di come sia facile e liberatorio sparare sulla croce rossa parlando di belle facce da TopOfThePops tipo robbiewilliams, avrillavigne e simili, invitando a suggerire quache altro nome)... piuttosto per il fatto che non contribuiva a farmi stare meglio nè a risollevare le sorti della musica televisiva


per cui, estemporaneamente, oggi mi sono chiesto che cosa sia veramente il cinismo: se ne parla e straparla e ne siamo abbondantemente circondati


in un sistema che televisivamente che fagocita e ripropone tutto e tutto digerisce ed assimila, anestetizzando il dolore che causa la vista di un soldato mentre uccide un ferito in una moschea...


l'orrore mi fa scorrere un freddo cane sulla schiena, non sto scherzando... e poi cosa succederà, ancora? tutto viene adesso condito con una buona dose di pubblicità e carne viva scodinzolante, per non fare troppo chiasso e preoccuparci piuttosto di problemi alla nostra portata... forse perchè la guerra oggi è un pò troppo lontana dalla bella Italia degli alti e bassi ma sopratutto medi valori


penso che gli ideali sporcati dalla quotidianità, anestetizzati ed impoveriti da un logorìo quotidiano di emozioni medie, porti a tenere le distanze da tutto, bello o brutto che sia, preferendo il cinismoalla discussione


io non so cosa faccia bene e cosa si debba fare o dire, io adesso non sto per niente bene e non capisco più


 


 

lunedì 15 novembre 2004

autunno

questo vento spazza via foglie e voglie


e l'estate, così vicina, muta in un altro numero


alla pila di fatti, storie, parole... che eravamo


 


 

lunedì 8 novembre 2004

bubblegum

bubble gum


... ovvero della musica ascoltata, parlata, cantata, raccolta e poi stipata in cassettine e dischi rigidi


Che alla domanda "dai, fammi la tua playlist" dell'anno appena quasi trascorso la mente si perde in una nebbia di nomi, voci, suoni. E non sai scegliere, tutto è confuso (passato e presente) ti sembra addirittura di essere un alieno se non ti viene in mente una sola canzone di Jeff Buckley o degli Afghan Wigs, ma le hai ascoltate, no? Possibile che non ti venga mai in mente un accidente...?!


Ma poi la musica deve uscire, in qualche modo... suonando, ad esempio. E certe immagini prendono forma di note e riff e ritmi, quasi automaticamente, autonomamente.


La musica masticata, digerita e poi assimilata, a volte anche sputata.


Ma esce, cazzo se esce, ed è il bello di questa energia che si trasforma e non si disperde, che muta e muta e cambia pelle ancora e ancora, che tutto è già stato fatto e c'è spazio per un altrettanto grande tutto. Ed il rock non è morto e con lui non è morta la voglia di suonarlo.


One more time!


(disclaimer: post serioso e sognante, ma abbastanza concreto)

lunedì 1 novembre 2004

stato di grazia

mai come quest'anno


(sarà perchè finalmente mettiamo un pò il naso fuori e facciamo prendere aria agli strumenti?) a Torino si respira un'aria fervida ed un brulicare pazzo pazzo di band, e tutti in un modo o nell'altro hanno la possibilità di esprimersi e di esibirsi


e questo per me è molto bello, è molto importante


è importante perchè, scusate la retorica, ci hanno tolto tutto: la possibilità di scegliere la tv, il cinema, la moda... ma suonare e ascoltare musica in giro, questa no, non ce la possono toccare... perchè non riescono ad arrivarci, anche se ci provano


la fredda Torino è animata da caldi cuori di musici, dal rock più pesante alle melodie più gentili, poco importa


anzi, un pò dispiace che ci siano sempre discussioni sulla "bontà" dei generi musicali, si sa che ognuno ascolta ciò che preferisce e sarebbe bello avere tutti molta più tolleranza, ma poco importa (siamo umani)


la cosa bella è che a Torino c'è questa comunità, fatta di semi-divi e di sfigatelli sbarbati, di atteggiatissimi e di umili zappatori, ma tutti si possono incontrare e fare qualcosa, almeno fare del proprio meglio

venerdì 29 ottobre 2004

anche io mi bugo

anch'io mi bugo


(disclaimer: post scritto dopo il concerto acustico del 28.10.04 al Diavolo Rosso di Asti)



penso che Bugo non sia di questo mondo, non penso sia propriamente umano


istintivo e giocherellone, entusiasta ed inopportuno, come un bambino lasciato crescere da sè


balla, salta, cade, canta un pò bene ed un pò alla cazzo di cane, urlando e facendo le vocine


il fatto pazzesco è che tutte queste cose vanno benissimo, non c'è mai imbarazzo, non è mai fuori luogo


a volte, curvo sul piano, sembra talmente assorto e bello da immaginare che non ci sia artista come lui


di fronte a te, urlando "alleluja" e sputando "iperblues" non può essere altro che un minchione


e tra un testo impegnato(?) ed un atteggiamento veramente a bassa fedeltà (beppe dice che le scarpe le ha trovate alla Caritas), con una camicia degna di sè ed il suo toscanello mezzo spento, mi viene in mente solo una cosa:


VOGLIO - ESSERE - BUGO

martedì 26 ottobre 2004

Revolver Festival #9

...è stato... 30.10 - Why Not - Revolver Festival (release 8.0)

giovedì 21 ottobre 2004

live 22/10 why not

i malvida live venerdì 22 ottobre ore 22.00 al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino per il concorso Torino Sotterranea (classificati secondi nella serata -> turno passato)

martedì 19 ottobre 2004

Là-bas : addio al pugilato (autoprod 2004)


Esiste il rock, il pop, il crossover, il punk, il grunge, il nu metal e quant'altro. Esistono le band, i gruppi che dal vivo fanno fuoco e fiamme, energia e pantaloni di pelle, sudore e chitarre spaccate. Esiste musica che porta agli eccessi del corpo e dello spirito.


Ci sono anche i Là-bas.... che già al primo ascolto ti lasciano addosso un'emozione senza respiro, con il loro rock cantautoriale, malinconico e quotidiano, con testi casalinghi ed urgenti che si attaccano alle dita, mentre si sfoglia un libro o il manuale di un elettrodomestico. Addio al pugilato raccoglie parte della precedente demo Piccole intemperanze, dalla quale sono tratte delle vere e proprie hit come Bisogna avere carattere , Facile amare richieste d'ascolto ed Io e Gabriella, da cantare a squarciagola accompagnando i quattro dal sotto palco (quando c'è).    Poi ci sono nuove storie che parlano di Anice, La caccia e Mi parlavi del coraggio: la registrazione e il mastering rendono omaggio ai brani aumentandone molto la gradevolezza, permettendo anche di comprendere di più gli arrangiamenti meno evidenti.    Le parole affondano meglio la loro cruda e dolce poesia "lumache che scorrono sui tuoi capelli, frutteti fluenti lo sai" "ti versi supina, ti versi dell'acqua, baciando gli azzurri bicchieri" oppure "...pensavo al magazzino in fondo alla via tua che stipava le fatiche" " e gioco con la tua voglia di essere importante".   


Sei canzoni che vanno ascoltate, masticate e canticchiate mentalmente mentre si cammina per strada.  Per poi riascoltarle dal vivo dai quattro, laggiù...

lunedì 18 ottobre 2004


"I My Bloody Valentine sono gli esponenti piu' rappresentativi del curioso movimento degli "shoegazer" (letteralmente "fissascarpe" per la loro attitudine a rimanere a capo chino sulla chitarra per l'intera durata dei concerti), oltre che una delle band piu' innovative del rock degli ultimi decenni. Fautori di un lavoro sul sound assolutamente peculiare - seppur parallelo a quella ricerca sulla distorsione valvolare delle chitarre portata avanti in quegli anni dagli statunitensi Sonic Youth - sono da considerare l'approdo etereo e trascendente del punk. La storia dei My Bloody Valentine comincia nei primi anni 80 in Irlanda, in piena cultura "batcave", all'insegna di lugubri scenari dark-punk. E' a Dublino che Kevin Shileds e l'amico batterista Colm O'Ciosoig si mettono in luce con il nome di Complex. Quindi, i due si trasferiscono a Berlino dove, nel 1984, ingaggiano il cantante Dave Conway e la tastierista Tina. Nell'85 cambio di formazione: fuori il cantante Dave Conway, destinato alla carriera di scrittore di fantascienza, e dentro l'affascinante chitarrista e vocalist Bilinda Butcher. Alla fine del 1988 arriva "Isn't Anything", primo vero album per la band di Shields. Giocando sulla resa ipnotica delle distorsioni e sulle "glide guitar" (un'esasperazione dell'effetto di tremolo), i My Bloody Valentine disegnano un intenso itinerario di stordimento, estasi e tormento, dolcezza e aggressivita'. Un travolgimento emotivo segnato dal contrasto fra l'impalpabile e sofferta voce di Bilinda e il muro di chitarre impastate di suono di Shields". [gran disco! grazie Miriam].

sabato 16 ottobre 2004

piccolo spazio publicità

[piccolo spazio pubblicità] giusto un pò di consigli (per gli ascolti), per chi cerca qualcosa da fare nelle fredde umide sere d'autunno ...una serie di segnalazioni che troverete interessanti:


- giovedì 21/10 ore 21,30 al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino => MonicaMotorMotel + Kensidee live per Torino Sotterranea (5 euri consumazione compresa)


- venerdì 22/10 ore 21,30 al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino => Malvida live per Torino Sotterranea (5 euri consumazione compresa)


- sabato 23/10 ore 22,00 al Patchanka in P.za Caselli 10 a Chieri => Le Cose dei Licianni live (aggratis)


- giovedì 28/10 ore 22,00 al Diavolo Rosso in P.za S.Martino 4 ad Asti => Bugo live (5 euri?)


...sempre al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino, dalle ore 21,30 per Torino Sotterranea (5 euri consumazione compresa) ci saranno: Slick venerdì 5/11 - Baroque giovedì 11/11 - Verlaine giovedì 25/11 - Not Found venerdì 10/12


- sabato 13/11 ore 22,00 al Soundfactory's in C.so Vigevano 33/u a Torino => inaugurazione di Rock On Circle con live di Nebbia, Slick, MonicaMotorMotel e Noisìa (aggratis)

venerdì 15 ottobre 2004

emergenza

emergenza


prima una toccatina ai maroni, poi un affan' a tutto lo staff di emergenza, 'sta ceppa!!! (delle menti geniali e non lo sapevamo)


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

giovedì 14 ottobre 2004

rtp97

martedì 26 ottobre ore 21-23 malvida in rotazione sulla playlist di Voci dalle cantine su Radio Torino Popolare 97.0  (grazie a Barbara Santi e Matteo dei Baroque)

martedì 12 ottobre 2004

22/10/04 live al why not per To Sot

malvida live venerdì 22 ottobre ore 22.00


al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino


 (ingresso € 5 compresa consumazione)

domenica 10 ottobre 2004

SEÑOR PINO!?


Talvolta, sulla via del ritorno, una lieve acidità di stomaco e vaghi sintomi di un complesso di superiorità testimoniano che abbiamo partecipato a un evento non comune. Dico in generale. Yesterday night noi si va al party da Elena e Francesca. Il biglietto d'invito dall'eccellente grafica (!) titolato "Inaugurazione Loft" preannuncia, tra l'altro, vinili gestiti da Alfio Mega Zeppa. Penso: siccome l'Alfio lo conosco come grande appassionato di Pink Floyd et similia, si viaggia intorno agli anni '70 e la psichedelia tutta. Sbagliato. Tanto x cominciare attaccato allo stereo c'è il papà. Capelli medio-lunghi raccolti con un elastico, pantaloni e camicia di un bel rosso luccicante, cravatta dei Simpson rossa pure lei. Siccome l'eccentricità è elemento essenziale di questo ambiente, la stravaganza nell'abbigliamento del socievole signore non mi sconvolge. L'abito non fa il monaco, e forse nemmeno le scarpe. In effetti la prima cosa che mi colpisce del señor pino sono le calzature colorate. Lui parla con me e Giovanni di musica, e parte proprio dall'inizio, da Elvis, dai Beatles, dagli Stones (prima no, eh?). Io ascolto e annuisco, ma in realtà continuo a guardare di sfuggita le sue scarpe, nel panico. Perchè mentre parla/toglie/mette dischi, continua a calpestare distrattamente fantastiche copertine di storici 33giri (20 o 30'anni fa, Neil Young, un live di Leonard Cohen), roba che adorerei e custodirei religiosamente. I giovani però non approvano la sua selezione, sopportano un po' e poi gli tolgono il dj-set. Vanno a mettere sù le sigle dei cartoni animati, pensa. Povero. Mi limito a descrivere il señor pino nella sua veste (rossa) di dj. Ad altri l'elogio del señor pino come chitarrista. Per me in ogni caso un mito, lo dissi e tutt'ora confermo.


(upgrade) PINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINO


Beppe mantiene le promesse, ed io mi associo interrompendo il blog-sciopero di identità. Per dire cosa? mah, non lo so nemmeno bene. Ma sta di fatto che "l'evento non comune" mi ha quasi distrutto una muta di corde e se io avessi quei dischi là ci tappezzerei una parete e la musica me l'ascolterei in mp3 (sacrilegio della qualità!!!). Senso di inadeguatezza? giù un bicchiere di cabernet sauvignon. Lacune di cultura grafica? giù un Corky's della partita fornita dal mitico Simone. Non abbastanza bello e spregiudicato da suonare quando forse non era proprio il contesto (e me ne sono accorto solo dopo)? Giù una Becks. Non sono io quello che ha perso tutto? giù e poi giù ancora una Moretti da 66 cl.


E poi le scarpe del SEÑOR PINO non erano colorate, ma bianche e nere!!!

lunedì 4 ottobre 2004

fu - sio - ne ! ! !

non ce la sto facendo più... per la mia mente schizofrenica due dico due blog sono veramente troppi!!!


ed ora è giunto il fatidico momento della scelta, dalla scissione operata il 13 luglio scorso è necessario retrocedere in una nuova fusione.


Ma amici a voi la scelta,vi prego, valutate pro e contro e poi aiutatemi:


INDECISO o MALVIDA ?


...ne resterà soltanto uno...

giovedì 30 settembre 2004

Gli Opposti

comunicazione di servizio: Malvida e Nebbia secondi (ma sicuramente vincitori morali) del contest "Opposti Suonati e Raccontati", mercoledì 29 settembre 2004 al Cafè Letterario, presso L'Isola che non c'è, in Via Rubino 24, a chiusura della Settimana Letteraria di Torino


 ...Mao ci ha detto "scusate, cioè, insomma..." dandoci la mano. E' stata una bella serata conclusasi nello splendido Rockfeller Pub!

venerdì 24 settembre 2004

Revolver Festival a Poirino 26 settembre 2004


mi dicevano "vedrai che dovrai sputare sangue, per fare qualcosa a Poirino"


ed io a minimizzare, ma insomma, in fondo ci sono persone che sanno cosa c'è da fare


mi dicevano "auguri" e "sono cavoli tuoi"


ed oggi ne ho la conferma, a due giorni dal Revolver molte cose non sono confermate, mancava anche il bar e la SIAE, il posto non era collaudabile dalla commissione di sicurezza, per cui abbaiamo dovuto traslocare nel cortile della biblioteca, ad un centinaio di metri dai giardini del castello


adesso come adesso però, invece di demoralizzarmi, sono ancora più carico per la riuscita del revolver e, se anche il tempo ci accompagna, sono certo che sarà una bella giornata, memorabile


(upgrade) la giornata è stata intensa e la serata magica, memorabile, unica. per me un sogno che si è avverato, una piccola vittoria in un posto che sembrava destinato alle sconfitte. grazie per l'amicizia ed il divertimento di tutti gli artisti ed i pittori ed i musicisti e gli amici ed i passanti e l'istituzione.


tutte le foto su  http://photobucket.com/albums/v340/malvida/Revolver%20Poirino%2026settembre04/?start=all


 revolver festival rulez!

giovedì 16 settembre 2004

Revolver Festival a Poirino il 26 settembre
































 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


Revolver Festival a Poirino (TO) domenica 26 settembre dalle ore 16,30 fino a notte, nei giardini della piazzetta Castello, Via Cesare Rossi


Live Music  -> Malvida, Nebbia, Là-bas, Verlaine, Artemisia, Le cose dei Licianni


Visual Art   -> [pittura] Valeria di Ponio, Elisa Mecca Alejna, Domenico Sorrenti, Paolo Turnu  [installazioni] KDB


INGRESSO GRATUITO

martedì 7 settembre 2004

Spin in my circle?


oddìo, anche "scassarsi di masturbazioni musicali nella propria camera" può avere un suo perché. non sarà rock'n'roll, ma mica importa, può avere un senso lo stesso. non ha la necessità di uscire dai 4 muri, vero, nessun "istinto di comunicazione" e (soprattutto) nemmeno ha la pretesa di essere arte. che non è un pregio (modestia), ma (esattamente il contrario!) piuttosto un difetto perché, x usare un'espressione comune, "si basta da sola" e si autocompiace. non chiede niente a nessuno, non cerca una risposta. non fa parte di un progetto, non va registrata o ricordata x il futuro. gode del presente e finisce subito. bello o brutto tutto questo non so. so che ogni tanto ne sento il bisogno e sono momenti di discreto godimento.

running in circle

Spin in my circle


A volte si ha idea di perdere tempo, di "spargere semi al vento", di girare in tondo senza andare da nessuna parte. Ci si ubriaca dei propri sogni e ci si lascia travolgere dalle proprie paure, ansie, incertezze. Ci si lascia travolgere dai propri sogni. E come l'alcool presenta il conto dopo la sbornia, e cco che il sogno ha un suo rovescio: la delusione. Ma è questo il rock'n'roll, come mi ha detto Dani, il fatto stesso di mettersi a suonare insieme ad altri, invece di scassarsi da soli di masturbazioni musicali nella propria camera, questo ha in sè un istinto di comunicazione. Di propagazione. Ed essendo questa l'essenza dell'arte non ci si può proprio rinunciare, non si può mettere a tacere la propria voce, proprio come non si può smettere di respirare o di mangiare. Di essere. Per cui è un bene che ci siano tanti gruppi in giro, che suonano tutti meglio del tuo... come è un bene che ci siano ancora tante possibilità di esprimersi, di trasformare in canzoni la necessità di comunicare, di essere, di dimostrare che siamo al mondo non solo per trasformare materia.


Siamo al mondo per trasformare energia, per condensare pensiero, per cercare di non morire.


E buon pro ci faccia.

lunedì 6 settembre 2004

come il vaso di creta tra le mani di Demi Moore e Patrick Swayze, si sta plasmando il festival


Revolver


a Poirino il 26 settembre prossimo


tutta una domenica all'insegna della buona musica indipendente, pittura, visual, dj-set ...restate sintonizzati!

questo blog è si sta desertificando, partecipa anche


tu alla campagna di sensibilizzazione blog dei malvida


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sabato 31 luglio 2004

cronache dal prato#6 - fine

Virginiana Miller + Paolo Benvegnù, 30luglio04 allo sPazialè 211 a Torino


"vorrei che quello che facciamo bastasse, senza aggiungere altro" dice Simone nell'intervista. E questi sono i Virginiana Miller: un'esecuzione raffinata ed intensa, nessun atteggiamento, nessun luogo comune. Una bella ed elegante integrità artistica.


Paolo Benvegnù è riuscito a comunicare un poesia ed un pathos come da parecchio tempo non si sentiva, spaziando tra una ballata psichedelica ed un pezzo decisamente rock. Un plauso particolare ad Andrea Franchi, batteria-cori-tastierina, davvero molto in gamba.









La rubrica "cronache dal prato" termina oggi e, anche se non la leggerà mai nessuno, è importante per me l'averla portata avanti come testimonianza di una delle estati più intense di concerti emozionanti in quei di To. Arrivederci!

lunedì 26 luglio 2004

cronache dal prato#5


Baustelle, 23luglio04 allo sPazialè 211 a Torino => Un disco che suona, il bicchiere di cognac avanzato, un posacenere colmo di cicche, la foto di Alain Delon e quella di Jackie Kennedy, una ragazza che piange, un quaderno di ricordi, un pomeriggio in camera ad ascoltare The Smiths, un giro in spider coupè a Mentòn, la dolce vita, l'adolescenza, la droga, il sesso, le emozioni soffocate o rubate, la vita soffusa. Francesco non è come sembra, il suo personaggio gli impone un'eleganza che appare snob, distaccata, un pò antipatica. Poi parlando con lui ti dice che "almeno a Torino avevate il punk", racconta della desolazione della provincia toscana, bella da vedere ma arida di musica. Sul palco sono tutti eleganti, Rachele ha un'occhiata che fa gelare il sangue, lo show di pezzi che fanno ballare, a volte i suoni comandati dal mixer non sono proprio il massimo, ma appena finisce il live (un pò troppo corto per i miei gusti: 50 minuti appena) ti viene da salutarli con un "appena tornate a Torino ci rivediamo..."


P.G.R., 24luglio04 al Baraonda Summer Festival di Chieri => Solo due cose, non servono parole per contorno a Gianni, Giovanni e Giorgio, non bisogna rischiare di rendere banali certe emozioni: una sorta di film musicale che porta sul palco 20 e più anni di storia del rock in Italia, di coerenza, di slogan, di politica e di umanità. Non tradiscono le aspettative, non lasciano nulla di inesplorato. Giorgio Canali ha un fascino magnetico nel carezzare le chitarre "rumorose" più che mai; Giovanni è carismatico, lugubre ed accattivante, mentre Gianni Maroccolo non si scompone, delineando un basso suonato a chitarra degno della sua esperienza. Una serata, quella di sabato, che mi fa uscire dal campo sportivo con parole e dubbi che girano per la testa, più scosso che appagato.

venerdì 23 luglio 2004

il porco non diventa vecchio ma il vecchio diventa porco

E' proprio vero che il porco non diventa vecchio ma il vecchio diventa porco


Sto ascoltando in loop "Volume 13 - Diaframma" e "D'anime è d'animali - PGR" e non posso fare a meno di notare l'ossessione per il sesso e i simboli fallici, le didascaliche descrizioni di questo manipolo di toscani. Diciamo un pò meno per Giovanni Lindo Ferretti e Gianni Maroccolo & co, ma per Federico Fiumani mi sembra un "leit motiv", naturalmente immersi in un contesto veramente poetico e sanguigno. E' forse la fase adolescenziale che ti fa tirare fuori e descrivere le pulsioni sessuali più vere (vedi Baustelle, toscani pur'essi) ma anche innocenti, mentre l'età adulta ti rende riflessivo e decisamente più cerebrale? Ed il passo successivo, la seconda parte della maturità, ovvero dai 40-45 anni in poi? Per dovere di cronaca riporto alcuni passi.


"... forse per paura di perderla per sempre, la prendo con forza e le vengo dentro. Decidiamo quindi di andare in consultorio per farci dare la pillola del giorno dopo..."


"... la sera la passiamo guardando un film ma al mattino la sodomizzerò. Lei piange e dice non mi rispetti e forse dal suo punto di vista ragione ha un pò..."


"... Luisa è una ragazza che ama farsi penetrare e altrettanto ama penetrare selvaggiamente. Bocca sulla bocca, seno contro seno... Non fare di me solo un ragazzo sandwich... che mentre io penetro te lui penetra me"


"Silvia mi lasciò perchè a suo dire non amavo abbastanza i suoi piedi..."




"Vale più un cuore puro e un cazzo dritto..."


 


 


 


 


 

giovedì 22 luglio 2004

cartaigienicaweb!!!

con orgoglio riportiamo la recensione di feste vuote pubblicata sulla e-zine cartaigienicaweb


MALVIDA “Feste vuote”, 2004 CD autoprod.
Non è certo facile ritagliarsi degli spazi tra le migliaia di gruppi in circolazione ma questi Malvida forse stanno trovando la direzione giusta per uscire dal guscio. Il gruppo di Poirino (in provincia di Torino - ndr) nonostante la relativa poca esperienza ha già una buona personalità, anche grazie alle indubbie capacità tecniche -su cui spicca la voce della brava Elena- riuscendo a creare un insieme piuttosto interessante. Veramente niente male l’interpretazione delle belle liriche da parte della singer e la sua grinta davvero invidiabile. Gli arpeggi di chitarra sono ben performati, e anche gli altri componenti della band fanno ampiamente la loro parte, a parte qualche trascurabile imprecisione. Il loro è un pop rock dalle tinte indie, che risulta veramente interessante, soprattutto quando non tenta di strafare e predilige le cose semplici a virtuosismi sovente sopra le righe e poco convincenti. Infine, qualche appunto sulla registrazione non all'altezza, che tende a sminuire l’intero prodotto non facendone apprezzare appieno il valore. In ogni caso, un gruppo giovane con sicuri margini di miglioramento, ma che come dicevo è sulla buona strada.

lunedì 19 luglio 2004

... langui di ricordi, le mani tese

amico, tutto ciò che separa è santo, è finito il tempo dei sorrisi, non c'è più tempo per un altro bicchiere, amico, tutto ciò che separa è santo, le tenere notti, i ricordi languidi, le mani tese


le battute rimaste le ho già sentite da qualche parte, amico, te lo ripeto, tutto ciò che separa è santo, tutto ciò che separa è santo, conosco la scena, ho provato a sfilare, ho risposto alle domande, ma c'è ancora una cosa che ho da dire: tutto ciò che separa è santo


ho un pezzo del mio cuore incartato sotto la sedia, era per voi, per voi, era per voi


el muniria

venerdì 16 luglio 2004

cronache dal prato#4 - Marlene Kuntz, 15luglio04 a Colonia Sonora di Collegno


Se penso a un rocker vero, maturato dopo i 90, mi viene in mente Cristiano: il suo stile, le sue movenze, la sua rabbia elegante. I quattro non perdono neanche un minimo di smalto, non si fiaccano nè svendono, anzi nuotano e riemergono da lagune di inneschi deliranti, passando tra Ape Regina e Trasudamerica, una splendida Malinconica, Ci siamo amati, culminando con un finale recitato tra sonorità molto dilatate e confuse. E se anche i Marlene sconfinano nel post, non era una novità. Complimenti per la festa, una festa del cazzo!

giovedì 15 luglio 2004

cronache dal prato#3 - Blonde Redhead + Gatto Ciliegia, 14luglio04 al Baraonda Summer Festival di Chieri


Fare musica, suonare rock è un'attitudine; e più si cerca di limitare il territorio con robuste recinzioni, più il tentativo di incasellare un genere musicale nel bordereau risulta difficile, vano. Così in questo verso, stirando le 12 note e l'infinità di ritmi e combinazioni melodiche, i Blonde Redhead stravolgono un genere che a definirlo post-rock tutti arricciano il naso, a tratti un bel pop orchestrato, a tratti noise (ma ormai fa parte del loro percorso di esordio-vrescita) e malinconico assieme. Si passa da brani con una eleganza glamour (inscenata anche sul palco) a "ballate" malinconiche, brani molto rumorosi con interminabili code dissonanti, tenute in riga da loop e tastiere campionate; a tratti l'uso del pre-registrato (non me ne vogliate, sono più purista di quanto sembri) però lascia poco fiato all'esibizione live, che ne diventa un contorno, rendendo al pubblico un vago effetto maionese. L'uso alternato delle voci di Kazu e Amedeo, abilmente modulate su melodie imprevedibili, lasciano una certa sensazione addosso: qualcosa succede o è già successo e adesso non si può più porre rimedio. E' irriparabile.


Così come L'irrèparable è un gioiello di stile felino adagiato, quà e là, su un tappeto di voce di Max Viale per il brano omonimo e sulla voce di Robertina Magnetti per Un anno d'amore di Mina, brano che poteva suscitare plausi piacioneschi, mentre invece è svelato da arrangiamenti molto curati e di gusto assai retro-pop. (upgrade) dalla serata del 7luglio04 al Cinema Massimo, commento musicale alla proiezione del film muto di "Dans la nuit" di Charles Vanel, 1929. Contro il Grande Freddo, un superbo esempio di cinematografia (cose che se uno non lo sa se le perde per sempre) con la musica emozionante Gatto-Ciliegiosa, a tratti tenebrosa e gotica, a tratti festosa e dolce. La classe non è acqua!

mercoledì 14 luglio 2004


FESTIVAL


 

sesta puntata: ...la grande festa dell'estate!!!




Torna come ogni mese il nostro Festival artistico-musicale itinerante!

Prima di partire per le vacanze vorremmo festeggiare la bella stagione a modo nostro, con un concertone e grigliata all'aperto in una cornice veramente suggestiva!!! potrete mancare???




sul palco: Blaugrana, Pongo, Nebbia, Volusgolia (varie declinazioni del Rock) + Dj Set di Dave from Vertical Club




Vi aspettiamo domenica 18 luglio 2004 dalle ore 19:00 in poi all'ONDA di Alpignano, Via Almese 99 - laghi Bonadies, Alpignano (mappa stradale) Ingresso Gratuito
















QUALCOSA STA GIRANDO... REVOLVER!!!

sabato 10 luglio 2004


 Vostro onor. M'ha frenato la malattia, sennò a quest'ora stavo in America..." (excursus spazio-temporale della serata di ieri, malvida live @ Candiolo (TO), Arci eccetera eccetera)


Piccola spiegazione per i miei cari amici malvida a i quali ho perentoriamente propinato il mio muso lungo dopo il concerto di ieri sera, per cui proverò ad associare un'emozione ad una spiegazione-sensazione percepita prima, durante e dopo il concerto "Uossa ganassa,uozza american, ol rait, ol rait"


1) euforia => si suona evviva si suona, 'azz che bel palco finalmente, addirittura 6 spie, le luci, peccato siano le 20.10 e nessuno abbia cominciato a fare il check "Bono, che è? Abbacchio? No dotto' …è gatto! Gatto!? Ammazza che sozzeria!!"


2) ansia => sono le 21.15 e il gruppo che suona dopo non ha ancora finito il check (da 40 min), vabbè, fa niente, tanto siamo abituati a non fare il check, che vuoi che sia, certo però sarebbe bello provare TUTTI i suoni con calma, sembra che vada... "Nun beve, che poi esci al naturale e te fai riconosce"


3) confusione => fine del nostro check di 5 minuti "se siete a posto cominciate pure", non c'è quasi nessuno, fumo di grigliata ci avvolge, arrivano dei ragazzi che ci chiedono se possono usare gli ampli e la batteria "solo uno è nostro, la batteria è dell'altro gruppo" per fare "tanto solo tre pezzi, ce l'hanno detto oggi pomeriggio"..., scendiamo un attimo e saliamo quasi subito (ore 22.00 e il fonico ci dice che dovevamo iniziare alle 21.30, come da volantino, ma quando si è mai visto)...!? "macchero', tu m'hai provocato e io me te magno"


4) nausea => iniziamo, sento la mia chitarra e basta, un suono orribile da barbaro, la batteria quasi niente, non so che fare, ci guardiamo interrrogativi e cerchiamo di aggiustare il tiro, andiamo avanti arrancando tra decine di cappelle (il secondo pezzo l'ho iniziato senza togliere il capotasto usato nel primo), tempi così e così, imbarazzo, tra i pezzi parole che non vengono fuori, un prato deserto con gente che macina costine ai tavoli, il fischio dell'arbitro del campo di calcetto (e non ci dicono nemmeno chi sta vincendo...!) "Hai 21 anni ed é ora che tu sappia di chi sei figlio"


5) pace dei sensi => mentre suono mi viene in mente che la prima cosa da fare sceso dal palco è smettere di suonare "Tu sei prete, io ti bacio la mano, ma vattela a pija nder culo!"


6) solitudine #1 => invece di fare un pò cerchio come una vera band, ognuno sparisce per i quattro punti cardinali, quasi nessun confronto... scusate, non ha un peso oggettivo, ma soggettivo: io in quel momento avevo bisogno di voi! "Dimmi, pastore, tu sei felice?"


7) solitudine #2 => come un pirla ad aspettare fino alle 00.45 che il gruppo (bravi comunque) finisca per ritirare due cosette, anche qui vale il discorso ogg-sogg precedente, riflettendo sulla mia condizione di esule, illuso e frustrato da mè stesso, mentre mi sembra che nulla di ciò che suoniamo mi piaccia neanche un pò "Stà zitto!! Magna 'e coccie de' noci!!"


8) solidarietà => mentre carico l'ampli mi fermo a parlare con il chitarrista mancino che mi risulta molto simpatico e mi risponde sulla sua telecaster left hand bianca e nera e mi dice che vorrebbe cambiare il suo datato Steelphon brown/yellow che trovo veramente fico, poi faccio i complimenti e me ne vado "Che fai, me meni colla mazza de jo de maggio?!"


Ooggi si volta pagina, si carica nuovamente la pila e si cerca di passare la cartavetro sugli spigoletti e le spine che ancora pungono la pelle, per lasciare un pò di artigianato liscio e ben verniciato "Fateme lavorà, fateme lavorà!"

mercoledì 7 luglio 2004

cronache dal prato#1


Belle&Sebastian, 6luglio04 al Chicobum


Stuart con le sue scarpette di vernice, pantaloni rossi a tubo, poche parole di circostanza, si ferma ad aspettare il passaggio dell'ennesimo aereo che atterra a Caselle, una battuta alla zanzara "e tu cosa stai facendo", e poi cambi di strumento rocamboleschi, appena finito il brano, qualche istante (a volte) di indecisione, sguardi tra tutti; due musiciste-coriste che arrivano in coppia, pian piano, per fare un solo vocalizzo e poi andarsene quasi subito. Tra tutto, l'emozione come una cappa, il mio sorriso che si allarga da un orecchio all'altro, un'orchestrazione perfetta in "step into my office baby", quasi ipnotico il sound di "sleep the clock around" con una ragazza del pubblico invitata a ballare, un tuffo nei '70-'80 di "stay loose" e venti o più altre storie pop di tutti i giorni, allegria, malinconia, disagio, amicizia.

lunedì 5 luglio 2004


...si, lo so che non è proprio una primissima visione, ma sono riuscito a vederlo solo ieri (complice anche una critica non proprio entusiasta che mi a veva fatto tentennare). Ebbene ho visto un film tenero, un documentario sincero e senza troppi condizionamenti. Ed il sudamerica è così, chi ci è stato può confermarlo, con le facce rugose e gli occhi dimessi ma orgogliosi della povera gente, che ti portano lontano: innanzitutto è necessario credere in qualcosa, ideale o utopia, ma crederci veramente, senza girare la testa per non vedere lo scempio, mentre i piccoli drammi si consumano accanto a noi, ma non abbastanza vicino da farci male. Il film mi ha sorpreso nei suoi intenti, come un film deve fare, obbligarti a uscire dalla sala e stare quasi zitto per dieci minuti, immaginare come la tua vita potrebbe essere altrove, come faresti se fossi il protagonista. Ed Ernesto Guevara de La Sarna alla fine del film diventa il Che, cambia, muta profondamente (l'attore mi aveva convinto di + in Amores Perros, ma nel complesso ha impresso il pathos necessario) ed infine, attraversando il Rio a nuoto, dimostra come un gesto può inscenare un simbolo forte per annullare i confini geografici disegnati dalla malattia, dal denaro, dalla politica, dall'odio. Grande coerenza, grande personalità, grande umanità, grande coraggio.

venerdì 2 luglio 2004

EMIDIO CLEMENTI: L’ultimo diouna burrasca, una vita che sembra essere stata scritta da uno sceneggiatore, dubbi e risposte, dolore e intelligenza


forse non è il libro estivo per eccellenza, anche perchè in spiaggia è sicuramente meglio Tom Clancy... ma indicato per capire qualcosa di più della musica dei Massimo Volume e della complessa e forte personalità di mimì, un pò di cura per l'anima nel centro dell'aridità sociale e culturale di tutti i giorni


una delle cose più belle che ho letto negli ultimi 10 anni (grazie a Beppe che me l'ha passato)





comunicazione di servizio!


malvida in concerto venerdì 9 luglio ore 21,30 al


Centro Giovani Arci di Candiolo (TO), Via Roma 12 - insieme a Loska Famiglia


ehi proprio tu che leggi, vieni a questa serata gggiovane e se vuoi mangi e bevi pure (non a gratis) ma a prezzi moooolto bbbuoni

mercoledì 23 giugno 2004

Revolver Festival


...done! sabato 26 giugno 2004  quinta puntata al Fuoriquadro (zona quadrilatero romano) sul palco: Betty Page, Danko Pancev Power Project, Malaombra, Nebbia + RickyG, Volusgolia - mostra di pittura di: Barbara Puddu e Elisa Mecca Alejna + Dj Set













































 

giovedì 17 giugno 2004
































"io lascio che le cose passino e mi sfiorino, senza toccarsi"


casseta acustica mercoledì 16 giugno '04

martedì 15 giugno 2004

la lista di concerti + aggiornata che c'è la trovi solo qui!!!!!!!!!! 

NUN JE LA FAMO


è inutile sperare che qualcosa cambi, specialmente in una assonnata provincia piemontese, è inutile pensare che non ci siano due squadre soltanto, ma con le divise quasi identiche, è inutile che ilvio si prenda la colpa di tutto sulle sue spalle


nessuno che vota FI ma che poi perde solo un pò di preferenze, nessuno che possa sopportare un certo candidato sindaco che però poi immancabilmente viene eletto, in una campagna elettorale da don camillo di guareschi, dove i voti vengono assicurati grazie ad un panino, una sciarpetta, un favoretto, una voce grossa, un buon patrimonio, personale o ereditato, devoluto alla causa (devoluto? investito! ed anche molto bene)


nulla cambia

giovedì 10 giugno 2004