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venerdì 23 luglio 2004

il porco non diventa vecchio ma il vecchio diventa porco

E' proprio vero che il porco non diventa vecchio ma il vecchio diventa porco


Sto ascoltando in loop "Volume 13 - Diaframma" e "D'anime è d'animali - PGR" e non posso fare a meno di notare l'ossessione per il sesso e i simboli fallici, le didascaliche descrizioni di questo manipolo di toscani. Diciamo un pò meno per Giovanni Lindo Ferretti e Gianni Maroccolo & co, ma per Federico Fiumani mi sembra un "leit motiv", naturalmente immersi in un contesto veramente poetico e sanguigno. E' forse la fase adolescenziale che ti fa tirare fuori e descrivere le pulsioni sessuali più vere (vedi Baustelle, toscani pur'essi) ma anche innocenti, mentre l'età adulta ti rende riflessivo e decisamente più cerebrale? Ed il passo successivo, la seconda parte della maturità, ovvero dai 40-45 anni in poi? Per dovere di cronaca riporto alcuni passi.


"... forse per paura di perderla per sempre, la prendo con forza e le vengo dentro. Decidiamo quindi di andare in consultorio per farci dare la pillola del giorno dopo..."


"... la sera la passiamo guardando un film ma al mattino la sodomizzerò. Lei piange e dice non mi rispetti e forse dal suo punto di vista ragione ha un pò..."


"... Luisa è una ragazza che ama farsi penetrare e altrettanto ama penetrare selvaggiamente. Bocca sulla bocca, seno contro seno... Non fare di me solo un ragazzo sandwich... che mentre io penetro te lui penetra me"


"Silvia mi lasciò perchè a suo dire non amavo abbastanza i suoi piedi..."




"Vale più un cuore puro e un cazzo dritto..."


 


 


 


 


 

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