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venerdì 2 luglio 2004

EMIDIO CLEMENTI: L’ultimo diouna burrasca, una vita che sembra essere stata scritta da uno sceneggiatore, dubbi e risposte, dolore e intelligenza


forse non è il libro estivo per eccellenza, anche perchè in spiaggia è sicuramente meglio Tom Clancy... ma indicato per capire qualcosa di più della musica dei Massimo Volume e della complessa e forte personalità di mimì, un pò di cura per l'anima nel centro dell'aridità sociale e culturale di tutti i giorni


una delle cose più belle che ho letto negli ultimi 10 anni (grazie a Beppe che me l'ha passato)





7 commenti:

gen ha detto...

Nuova Delfi nel senso che trovo tutte le date dei concerti, qui. Delfi, come l'oracolo di.


A proposito, m'incuriosite. Chissà che non faccia un salto a sentirvi suonare. :)

pep. ha detto...

mmh ssi, diciamo che all' Area-contenitore-d'arte-contemporanea, sono stata "esposta" anche io.


fu la mia prima volta, un progetto fotografico collettivo con altri ragazzi del mio anno.
ma ci fui anche io, si. appesa a quelle quattro


pareti


bianche.
mi sa di luiro polveroso al punto giusto, si. altro che tom-pfui-clancy.

pep. ha detto...

ehm..."libro", volevo scrivre "libro polveroso".
ecco.

medo ha detto...

Il libro di Mimì è un poco scarso. Un diario, scritto bene, ma niente di più. Una noia mortale. Mimì è forzato.

malvida ha detto...

non penso che L'ultimo Dio si debba leggere come un diario di viaggio ma piuttosto come un intenso percorso interiore: non tutti hanno il coraggio di sviscerare a fondo le proprie paure e vergogne, in una vita farcita di debolezze e strade sbagliate, personaggi contradditori e mediocri. E tutto confluisce nella personalità di oggi, il grande magnetismo artistico e musicale di Emidio Clementi. L'arrendevolezza, la comprensione di un tutto che avvolge insieme la nostra vita, ne tesse i fili che le abbiamo dato e poi ce la restituisce, finalmente, più completa.





sono comunque contento che non tutti la pensino come me, ci mancherebbe (ciao alt.)

malvida ha detto...

gen, gradita ospite, speriamo di non deludere (purtroppo non siamo una fottuta rock band sicura di sè che spacca di brutto)

beppemalvida ha detto...

il libro di clementi piace agli orfani dei massimo volume, agli altri magari no... e magari è normale. non so. forse l'ho letto troppo in fretta, ingoiato senza gustarlo bene.





libro comprato subito dopo: ieri ero alla stazione di albenga, stavo x andare in spiaggia, quindi cercavo un libro leggero (sia nei contenuti che economicam.). alla fine ho saltato vari baricco e... ho comprato quello di fabio volo. quello sì che è un libro da spiaggia, altro che clementi!!





poi sul leggere i libri in spiaggia magari scrivo qualcosa in futuro, se mi prende la vena malinconica... (non oggi).





ciao, ci vediamo stasera alle prove!