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venerdì 29 ottobre 2004

anche io mi bugo

anch'io mi bugo


(disclaimer: post scritto dopo il concerto acustico del 28.10.04 al Diavolo Rosso di Asti)



penso che Bugo non sia di questo mondo, non penso sia propriamente umano


istintivo e giocherellone, entusiasta ed inopportuno, come un bambino lasciato crescere da sè


balla, salta, cade, canta un pò bene ed un pò alla cazzo di cane, urlando e facendo le vocine


il fatto pazzesco è che tutte queste cose vanno benissimo, non c'è mai imbarazzo, non è mai fuori luogo


a volte, curvo sul piano, sembra talmente assorto e bello da immaginare che non ci sia artista come lui


di fronte a te, urlando "alleluja" e sputando "iperblues" non può essere altro che un minchione


e tra un testo impegnato(?) ed un atteggiamento veramente a bassa fedeltà (beppe dice che le scarpe le ha trovate alla Caritas), con una camicia degna di sè ed il suo toscanello mezzo spento, mi viene in mente solo una cosa:


VOGLIO - ESSERE - BUGO

martedì 26 ottobre 2004

giovedì 21 ottobre 2004

live 22/10 why not

i malvida live venerdì 22 ottobre ore 22.00 al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino per il concorso Torino Sotterranea (classificati secondi nella serata -> turno passato)

martedì 19 ottobre 2004

Là-bas : addio al pugilato (autoprod 2004)


Esiste il rock, il pop, il crossover, il punk, il grunge, il nu metal e quant'altro. Esistono le band, i gruppi che dal vivo fanno fuoco e fiamme, energia e pantaloni di pelle, sudore e chitarre spaccate. Esiste musica che porta agli eccessi del corpo e dello spirito.


Ci sono anche i Là-bas.... che già al primo ascolto ti lasciano addosso un'emozione senza respiro, con il loro rock cantautoriale, malinconico e quotidiano, con testi casalinghi ed urgenti che si attaccano alle dita, mentre si sfoglia un libro o il manuale di un elettrodomestico. Addio al pugilato raccoglie parte della precedente demo Piccole intemperanze, dalla quale sono tratte delle vere e proprie hit come Bisogna avere carattere , Facile amare richieste d'ascolto ed Io e Gabriella, da cantare a squarciagola accompagnando i quattro dal sotto palco (quando c'è).    Poi ci sono nuove storie che parlano di Anice, La caccia e Mi parlavi del coraggio: la registrazione e il mastering rendono omaggio ai brani aumentandone molto la gradevolezza, permettendo anche di comprendere di più gli arrangiamenti meno evidenti.    Le parole affondano meglio la loro cruda e dolce poesia "lumache che scorrono sui tuoi capelli, frutteti fluenti lo sai" "ti versi supina, ti versi dell'acqua, baciando gli azzurri bicchieri" oppure "...pensavo al magazzino in fondo alla via tua che stipava le fatiche" " e gioco con la tua voglia di essere importante".   


Sei canzoni che vanno ascoltate, masticate e canticchiate mentalmente mentre si cammina per strada.  Per poi riascoltarle dal vivo dai quattro, laggiù...

lunedì 18 ottobre 2004


"I My Bloody Valentine sono gli esponenti piu' rappresentativi del curioso movimento degli "shoegazer" (letteralmente "fissascarpe" per la loro attitudine a rimanere a capo chino sulla chitarra per l'intera durata dei concerti), oltre che una delle band piu' innovative del rock degli ultimi decenni. Fautori di un lavoro sul sound assolutamente peculiare - seppur parallelo a quella ricerca sulla distorsione valvolare delle chitarre portata avanti in quegli anni dagli statunitensi Sonic Youth - sono da considerare l'approdo etereo e trascendente del punk. La storia dei My Bloody Valentine comincia nei primi anni 80 in Irlanda, in piena cultura "batcave", all'insegna di lugubri scenari dark-punk. E' a Dublino che Kevin Shileds e l'amico batterista Colm O'Ciosoig si mettono in luce con il nome di Complex. Quindi, i due si trasferiscono a Berlino dove, nel 1984, ingaggiano il cantante Dave Conway e la tastierista Tina. Nell'85 cambio di formazione: fuori il cantante Dave Conway, destinato alla carriera di scrittore di fantascienza, e dentro l'affascinante chitarrista e vocalist Bilinda Butcher. Alla fine del 1988 arriva "Isn't Anything", primo vero album per la band di Shields. Giocando sulla resa ipnotica delle distorsioni e sulle "glide guitar" (un'esasperazione dell'effetto di tremolo), i My Bloody Valentine disegnano un intenso itinerario di stordimento, estasi e tormento, dolcezza e aggressivita'. Un travolgimento emotivo segnato dal contrasto fra l'impalpabile e sofferta voce di Bilinda e il muro di chitarre impastate di suono di Shields". [gran disco! grazie Miriam].

sabato 16 ottobre 2004

piccolo spazio publicità

[piccolo spazio pubblicità] giusto un pò di consigli (per gli ascolti), per chi cerca qualcosa da fare nelle fredde umide sere d'autunno ...una serie di segnalazioni che troverete interessanti:


- giovedì 21/10 ore 21,30 al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino => MonicaMotorMotel + Kensidee live per Torino Sotterranea (5 euri consumazione compresa)


- venerdì 22/10 ore 21,30 al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino => Malvida live per Torino Sotterranea (5 euri consumazione compresa)


- sabato 23/10 ore 22,00 al Patchanka in P.za Caselli 10 a Chieri => Le Cose dei Licianni live (aggratis)


- giovedì 28/10 ore 22,00 al Diavolo Rosso in P.za S.Martino 4 ad Asti => Bugo live (5 euri?)


...sempre al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino, dalle ore 21,30 per Torino Sotterranea (5 euri consumazione compresa) ci saranno: Slick venerdì 5/11 - Baroque giovedì 11/11 - Verlaine giovedì 25/11 - Not Found venerdì 10/12


- sabato 13/11 ore 22,00 al Soundfactory's in C.so Vigevano 33/u a Torino => inaugurazione di Rock On Circle con live di Nebbia, Slick, MonicaMotorMotel e Noisìa (aggratis)

venerdì 15 ottobre 2004

emergenza

emergenza


prima una toccatina ai maroni, poi un affan' a tutto lo staff di emergenza, 'sta ceppa!!! (delle menti geniali e non lo sapevamo)


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

giovedì 14 ottobre 2004

rtp97

martedì 26 ottobre ore 21-23 malvida in rotazione sulla playlist di Voci dalle cantine su Radio Torino Popolare 97.0  (grazie a Barbara Santi e Matteo dei Baroque)

martedì 12 ottobre 2004

22/10/04 live al why not per To Sot

malvida live venerdì 22 ottobre ore 22.00


al Why Not? in Via Reggio 13 a Torino


 (ingresso € 5 compresa consumazione)

domenica 10 ottobre 2004

SEÑOR PINO!?


Talvolta, sulla via del ritorno, una lieve acidità di stomaco e vaghi sintomi di un complesso di superiorità testimoniano che abbiamo partecipato a un evento non comune. Dico in generale. Yesterday night noi si va al party da Elena e Francesca. Il biglietto d'invito dall'eccellente grafica (!) titolato "Inaugurazione Loft" preannuncia, tra l'altro, vinili gestiti da Alfio Mega Zeppa. Penso: siccome l'Alfio lo conosco come grande appassionato di Pink Floyd et similia, si viaggia intorno agli anni '70 e la psichedelia tutta. Sbagliato. Tanto x cominciare attaccato allo stereo c'è il papà. Capelli medio-lunghi raccolti con un elastico, pantaloni e camicia di un bel rosso luccicante, cravatta dei Simpson rossa pure lei. Siccome l'eccentricità è elemento essenziale di questo ambiente, la stravaganza nell'abbigliamento del socievole signore non mi sconvolge. L'abito non fa il monaco, e forse nemmeno le scarpe. In effetti la prima cosa che mi colpisce del señor pino sono le calzature colorate. Lui parla con me e Giovanni di musica, e parte proprio dall'inizio, da Elvis, dai Beatles, dagli Stones (prima no, eh?). Io ascolto e annuisco, ma in realtà continuo a guardare di sfuggita le sue scarpe, nel panico. Perchè mentre parla/toglie/mette dischi, continua a calpestare distrattamente fantastiche copertine di storici 33giri (20 o 30'anni fa, Neil Young, un live di Leonard Cohen), roba che adorerei e custodirei religiosamente. I giovani però non approvano la sua selezione, sopportano un po' e poi gli tolgono il dj-set. Vanno a mettere sù le sigle dei cartoni animati, pensa. Povero. Mi limito a descrivere il señor pino nella sua veste (rossa) di dj. Ad altri l'elogio del señor pino come chitarrista. Per me in ogni caso un mito, lo dissi e tutt'ora confermo.


(upgrade) PINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINOPINO


Beppe mantiene le promesse, ed io mi associo interrompendo il blog-sciopero di identità. Per dire cosa? mah, non lo so nemmeno bene. Ma sta di fatto che "l'evento non comune" mi ha quasi distrutto una muta di corde e se io avessi quei dischi là ci tappezzerei una parete e la musica me l'ascolterei in mp3 (sacrilegio della qualità!!!). Senso di inadeguatezza? giù un bicchiere di cabernet sauvignon. Lacune di cultura grafica? giù un Corky's della partita fornita dal mitico Simone. Non abbastanza bello e spregiudicato da suonare quando forse non era proprio il contesto (e me ne sono accorto solo dopo)? Giù una Becks. Non sono io quello che ha perso tutto? giù e poi giù ancora una Moretti da 66 cl.


E poi le scarpe del SEÑOR PINO non erano colorate, ma bianche e nere!!!

lunedì 4 ottobre 2004

fu - sio - ne ! ! !

non ce la sto facendo più... per la mia mente schizofrenica due dico due blog sono veramente troppi!!!


ed ora è giunto il fatidico momento della scelta, dalla scissione operata il 13 luglio scorso è necessario retrocedere in una nuova fusione.


Ma amici a voi la scelta,vi prego, valutate pro e contro e poi aiutatemi:


INDECISO o MALVIDA ?


...ne resterà soltanto uno...