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martedì 7 settembre 2004

running in circle

Spin in my circle


A volte si ha idea di perdere tempo, di "spargere semi al vento", di girare in tondo senza andare da nessuna parte. Ci si ubriaca dei propri sogni e ci si lascia travolgere dalle proprie paure, ansie, incertezze. Ci si lascia travolgere dai propri sogni. E come l'alcool presenta il conto dopo la sbornia, e cco che il sogno ha un suo rovescio: la delusione. Ma è questo il rock'n'roll, come mi ha detto Dani, il fatto stesso di mettersi a suonare insieme ad altri, invece di scassarsi da soli di masturbazioni musicali nella propria camera, questo ha in sè un istinto di comunicazione. Di propagazione. Ed essendo questa l'essenza dell'arte non ci si può proprio rinunciare, non si può mettere a tacere la propria voce, proprio come non si può smettere di respirare o di mangiare. Di essere. Per cui è un bene che ci siano tanti gruppi in giro, che suonano tutti meglio del tuo... come è un bene che ci siano ancora tante possibilità di esprimersi, di trasformare in canzoni la necessità di comunicare, di essere, di dimostrare che siamo al mondo non solo per trasformare materia.


Siamo al mondo per trasformare energia, per condensare pensiero, per cercare di non morire.


E buon pro ci faccia.

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