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lunedì 13 dicembre 2004

"SANCTUS dEUS DE NUESTRA CIUDAD"
non ce l'ho mica con loro. il loro ultimo disco (the ideal crash) ha girato nella mia autoradio, in formato cassetta duplicata, x tutto il '99 e anche un po' dopo. e come mi piaceva. un paio di settimane fa giovanni mi presta il precedente in a bar under the sea. mentre lo ascolto mi metto a cercare (e fortunatam trovo subito) la recensione che ne fecero allora (la malattia x la stampa musicale mi porta a conservare riviste vecchie di anni). rumore dell'ottobre '96, recensione (con voto: 8) a firma di giorgio valletta: "il secondo album di Tom Barman continua a stupire lungo tutto il suo svolgimento" e "le coordinate sonore della formazione belga sono quantomeno eccentriche rispetto alla prevedibilità di gran parte del rock alternativo oggi in circolazione". questo nel '96. bene, poi c'è stato l'altro del '99. poi basta, + niente. adesso: dicembre 2004. su rumore di questo mese si legge che "dopo 6 anni di inattività i dEUS sono al lavoro su un nuovo album che dovrebbe essere pronto entro la primavera". Tom Barman dice del futuro disco che vuole "un suono senza troppe stranezze, anche se non mancherà la sperimentazione". ah, benone. cambio rivista: giovanni mi ha prestato losingtoday (x dire che non lo compro) n°2 e trovo casualmente 3 cose. recensione del disco di Artemoltobuffa: "Iron & Wine, Scisma, Pavement, dEUS. Un musicista che al 1° disco sa evocare questi nomi ha qualcosa di importante nel cuore...[etc.]". recensione di Methel & Lord: "cosa succede se il camion dei dEUS sbanda e va a finire contro la macchina degli Air e il motorino degli Eels...? dalla caotica collisione nascerebbero i Methel & Lord...[etc.]". recensione dei connazionali Soulwax:"i belgi fanno poco ma quando fanno disfano tutto, vedi alla voce dEUS, ...[etc.]". 3 firme diverse (complimenti alla seconda x l'escamotage autostradale e alla terza x il gioco di parole) e un solo nome: dEUS. non se li era + cagati nessuno, e adesso guarda. và a sapere, si vede che è di gran moda. di colpo mi stanno quasi sul culo. però che sfiga: pensare che nel '96 non erano così... di tendenza! ok, abbandono le nuove riviste patinate e fighette x tornare a valide sicurezze: oggi ho comprato rockerilla. occhio al disco del mese: micah hinson & the gospel of progress. recensione entusiasta, verso il fondo si dice che "micah ha un'intonazione [...] un po' alla Tom Barman". eeeeh? ma pure rockerilla si mette!? allora mi arrendo, raga. ma davvero, quanto siamo alla moda ad essere indie(pendenti) e alternativi.

3 commenti:

beppemalvida ha detto...

non vale fare commenti che contengano parole tipo CINICO e CINISMO, attenzione. né argute osservazioni sulla lista a lato titolata "buono x le orecchie". é chiaro??

malvida ha detto...

adesso modifico il tmp in "cinico per le orecchie", mah... io sono un principiante, mi limito a canticchiare Little Arithmetics per giorni e giorni nella testa... (P.S. mi suggerisci la tua parte di dischi da mettere nella categoria sopra citata?)

anonimo ha detto...

x beppe: grazie per l'invito, sono un po' deficiente ma ce la farò. Se ti interessa il primo dei deus, anzi dEUS, è ancora meglio di in a bar (poco meglio a dire il vero), poi ho un cd sperimentale che mi hanno inviato per posta, ma adesso credo lo vendano si chiama my sister is my clock ma stanne serenamente alla larga. baci dani