bubble gum
... ovvero della musica ascoltata, parlata, cantata, raccolta e poi stipata in cassettine e dischi rigidi
Che alla domanda "dai, fammi la tua playlist" dell'anno appena quasi trascorso la mente si perde in una nebbia di nomi, voci, suoni. E non sai scegliere, tutto è confuso (passato e presente) ti sembra addirittura di essere un alieno se non ti viene in mente una sola canzone di Jeff Buckley o degli Afghan Wigs, ma le hai ascoltate, no? Possibile che non ti venga mai in mente un accidente...?!
Ma poi la musica deve uscire, in qualche modo... suonando, ad esempio. E certe immagini prendono forma di note e riff e ritmi, quasi automaticamente, autonomamente.
La musica masticata, digerita e poi assimilata, a volte anche sputata.
Ma esce, cazzo se esce, ed è il bello di questa energia che si trasforma e non si disperde, che muta e muta e cambia pelle ancora e ancora, che tutto è già stato fatto e c'è spazio per un altrettanto grande tutto. Ed il rock non è morto e con lui non è morta la voglia di suonarlo.
One more time!
(disclaimer: post serioso e sognante, ma abbastanza concreto)
2 commenti:
...uè col bianconiglio non ci siamo capiti, sono andato sì al pueblo ma il venerdì successivo perchè esponeva Paolo TURNU!
sempre + presenzialisti!!!
una canzone da ricordare di j.buckley: grace (facile, stesso titolo dell'intero album). oppure hallelujah, scritta da cohen e coverizzata da mezzo mondo (elisa in primis, ma la versione del jeff buckley è stata anche inserita nella colonna sonora di... shreck!?). canzone degli afghan whigs da ricordare: be sweet (da gentlemen, ma se no anche gentlemen, così anche qui ti ricordi insieme sia canzone che l'intero disco!). ps: oltre ad una cosa dei talk talk sto pensando a qualcos'altro di figio x il tuo prox dj-setttt (sempre sul confine '80-'90, giusto?). ciao
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