l'impossibilità di essere normali

Due film di Wes Anderson che si completano, l'uno con l'altro: non tanto per il cast, per l'impeccabile stile british nel trattenere i sentimenti anche nei momenti più tragici, per la commovente poesia impastata con il cinismo più disssacrante, per la fantasia che riemerge dai cassetti impolverati dell'infanzia.

Ma forse per l'assoluta ed ossessiva capacità di non rientrare in alcun rango predefinito, anche all'interno della famiglia, ultimo caposaldo e meta ambita aldilà di ogni facile distrazione, il non-rapportarsi al prossimo, all'amato, al figlio, all'amico, per paura di perdere quel poco di vero che c'è in ognuno di "loro"

Ed ecco a voi la scheda sintetica, come ogni rivista di cinema che si rispetti. Ma andate a linkare, và!

 I Tenenbaum

(The Royal Tenenbaums, 2001) 

 

Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou (The Life Acquatic with Steve Zissou, 2004)