ciao. ho letto l'articolo su mucchio di questo mese. sul sito di uno storico negozio di dischi di alessandria   www.otellomusica.com    trovate un catalogo interessante di cd, lp e dvd in (s)vendita: il negozio sta per chiudere... c'è una valanga di dischi, sia nuovi che usati, con uno sconto del 30% e un prezzo di partenza abbastanza contenuto, da approfittarne. insomma, stavamo seriamente pensando di prendere un giorno, fare una macchina e lanciarsi in una gita ad alessandria. l'invito è naturalmente esteso a chiunque fosse interessato, sentiamoci.

la realtà è che i dischi sono cari come il fuoco, lo sappiamo tutti, perciò chi non ha grosse disponibilità è alla continua ricerca di offerte speciali, roba usata, scambi con amici e (diciamolo senza vergogna) anche un po' di materiale trovato in qualche modo su internet. questo naturalmente a discapito dei negozi storici di dischi, come quello di alessandria. da una parte è un peccato: appassionati di musica che anni fa hanno messo sù un negozio per conto proprio (quanto li ho invidiati) che adesso non ce la fanno più a tirare avanti.  il discorso sarebbe lungo: le infinite possibilità della rete, la concorrenza dei mediaworld e di altre catene di supermercati, il prezzo della globalizzazione e del capitalismo sfrenato, il disco inteso non come supporto per un'opera d'arte ma come un qualsiasi prodotto da vendere e consumare velocemente. ma è un discorso enorme, non si può racchiudere tutto qui dentro. intanto sarebbe fighissimo andare ad alessandria (io mi porto solo contanti, come dicevo a giò, niente bancomat per evitare eccesssi) e vediamo che cosa troviamo di bello. comprare un disco, per qualcuno, è come comprare un biglietto per un pezzetto di sogno...