the uRtimate coRRection - provo sempre una certa irritazione quando (accade normalmente da novembre a dicembre) sento annunciare l'uscita del "the best of" della band di turno, non tanto degli ultimi tamarri più o meno di moda, che fanno cassa e allura giù, la sony di turno ci sforna una singles collection dopo il primo e unico album ( i Blue? i Blink 182? manca solo per i Negramaro...) Il fatto è che escono i cofanetti di rispettabilissimi musicisti che magari un tempo avevano cose migliori da dire di oggi, si sa, la curva creativa è quasi sempre parabolica... e poi ci sono orribili sciacallaggi come per i Nirvana (un the best a fine 2004 ed un the best a fine 2005), per il consumatissimo Jimi Hendrix, un'abitudine per i Fab4... Ma perchè non mi vanno giù i the best of? forse perchè, quando ascoltiamo un album di un artista che ci piace, è bello immaginare che sia come un libro, con una sua logica narrativa, che a prenderene qualche capitolo più "ballabile" quà e là ne sminuisce il senso... o forse perchè in fondo ci piace ascoltare le b-sides, i pezzi meno cagati, le canzoni fallite che non saranno mai singoli, le cose nascoste ma spesso grondanti emozioni... o forse semplicemente non ci va proprio giù che qualcun altro scelga per noi cosa ascoltare.
4 commenti:
99% dei best of sono patetici.
la cosa più atroce è l'inedito del cazzo che viene regolarmente inserito per vendere di più.
auguri in ritardo a elena
...grazie plinius!
baci
beh non sempre è così
secondo me il cofanetto dei nirvana è meritevole;ci sono tutti i loro provini e ascoltandoli ti vien da pensare che,sotto sotto,mica erano troppo diversi da un gruppetto qualsiasi.
Della serie Before and after the production
...se dani r legge l'ultimo messaggio si butta per terra
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