Pagine

lunedì 29 novembre 2004

MEI reports #1

reports #1 [gio malvida] >> >>


torniamo da due giorni pazzi pazzi, al MEI come al solito ci sono milioni di cose da vedere e da fare, non si capisce niente sui gruppi che si esibiscono e non si sa dove, c'è una bella anarchia dove tutti attaccano tutto dappertutto, c'è anche cristiano parato che poverino's l'hanno un pò preso per il culo tutti ma con quella impostazione lì da conservatorio di michael bolton non so cosa pretendeva, c'erano i vips ce non c'entravano nulla tipo ruggeri bertè e ahimè elisa anche se mi piace, edoardo bennato andava in giro con lo zainetto, "vero" più di mille altri, bello anche l'agriturismo dove abbiamo dormito e fatto una buonissima cola


ho comprato e razziato un bel pò di cd, magliette, adesivi e pins, ho fatto quattro chiacchiere educative con alcune etichette in particolare con Urtovox/La Cupola e Snowdonia, con la Siae anche se non senza incazzarmi un pò, andando a rifarmi con quelli di Anomolo etc... bravi gli Ultraviolet Make Me Sick, OfflagaDiscoPax, Cecco, Non Voglio Che Clara


gli incontri sono stati veramente importanti, tra Federico Fiumani che stupisce per la sua compattezza di atteggiamento e di pensiero, Emidio Clementi che ha fatto un reading tratto da "L'ultimo Dio" da pelle d'oca per tre quarti d'ora, Giulia che mi piace molto come scrive e non sono riuscito a dire altro che un banale banale "sei un personaggio pubbilco, oramai" rewind, please


Alberto Campo, Mauro Pagani, Gianni Maroccolo e Giorgio Canali, i Broken Social Scene


lo stand della Toast Records e gli amici torinesi di HTS Muisca e tutti quelli che ho conosciuto



tutte le foto le trovate qui




martedì 23 novembre 2004

revolver 9

malvida consiglia caldamente


venerdì 3 e sabato 4 dicembre, al Patchanka di Chieri Piazza Caselli 19


Revolver Festival Blue&Black











































































 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

lunedì 22 novembre 2004

MEI DAYS

happy M.E.I. days


Come già annunciato da qualcuno, con un certa fretta biscottata il 27 e 28 novembre andremo in blocco tutti o quasi al meeting delle etichette indipendenti, a farci scorpacciate su scorpacciate di musica ascoltata, parlata, vista e chissà cosa ancora...


Laondepercui seguiteci su questi bytes per l'accuratissima rassegna stampa che ne scaturirà... restatene sintonizzati !!!

martedì 16 novembre 2004

pessimismo e fastidio

pessimismo e fastidio


ieri ho scritto un post e l'ho cancellato dopo 10 minuti, non tanto per la sua inutilità (parlava di come sia facile e liberatorio sparare sulla croce rossa parlando di belle facce da TopOfThePops tipo robbiewilliams, avrillavigne e simili, invitando a suggerire quache altro nome)... piuttosto per il fatto che non contribuiva a farmi stare meglio nè a risollevare le sorti della musica televisiva


per cui, estemporaneamente, oggi mi sono chiesto che cosa sia veramente il cinismo: se ne parla e straparla e ne siamo abbondantemente circondati


in un sistema che televisivamente che fagocita e ripropone tutto e tutto digerisce ed assimila, anestetizzando il dolore che causa la vista di un soldato mentre uccide un ferito in una moschea...


l'orrore mi fa scorrere un freddo cane sulla schiena, non sto scherzando... e poi cosa succederà, ancora? tutto viene adesso condito con una buona dose di pubblicità e carne viva scodinzolante, per non fare troppo chiasso e preoccuparci piuttosto di problemi alla nostra portata... forse perchè la guerra oggi è un pò troppo lontana dalla bella Italia degli alti e bassi ma sopratutto medi valori


penso che gli ideali sporcati dalla quotidianità, anestetizzati ed impoveriti da un logorìo quotidiano di emozioni medie, porti a tenere le distanze da tutto, bello o brutto che sia, preferendo il cinismoalla discussione


io non so cosa faccia bene e cosa si debba fare o dire, io adesso non sto per niente bene e non capisco più


 


 

lunedì 15 novembre 2004

autunno

questo vento spazza via foglie e voglie


e l'estate, così vicina, muta in un altro numero


alla pila di fatti, storie, parole... che eravamo


 


 

lunedì 8 novembre 2004

bubblegum

bubble gum


... ovvero della musica ascoltata, parlata, cantata, raccolta e poi stipata in cassettine e dischi rigidi


Che alla domanda "dai, fammi la tua playlist" dell'anno appena quasi trascorso la mente si perde in una nebbia di nomi, voci, suoni. E non sai scegliere, tutto è confuso (passato e presente) ti sembra addirittura di essere un alieno se non ti viene in mente una sola canzone di Jeff Buckley o degli Afghan Wigs, ma le hai ascoltate, no? Possibile che non ti venga mai in mente un accidente...?!


Ma poi la musica deve uscire, in qualche modo... suonando, ad esempio. E certe immagini prendono forma di note e riff e ritmi, quasi automaticamente, autonomamente.


La musica masticata, digerita e poi assimilata, a volte anche sputata.


Ma esce, cazzo se esce, ed è il bello di questa energia che si trasforma e non si disperde, che muta e muta e cambia pelle ancora e ancora, che tutto è già stato fatto e c'è spazio per un altrettanto grande tutto. Ed il rock non è morto e con lui non è morta la voglia di suonarlo.


One more time!


(disclaimer: post serioso e sognante, ma abbastanza concreto)

lunedì 1 novembre 2004

stato di grazia

mai come quest'anno


(sarà perchè finalmente mettiamo un pò il naso fuori e facciamo prendere aria agli strumenti?) a Torino si respira un'aria fervida ed un brulicare pazzo pazzo di band, e tutti in un modo o nell'altro hanno la possibilità di esprimersi e di esibirsi


e questo per me è molto bello, è molto importante


è importante perchè, scusate la retorica, ci hanno tolto tutto: la possibilità di scegliere la tv, il cinema, la moda... ma suonare e ascoltare musica in giro, questa no, non ce la possono toccare... perchè non riescono ad arrivarci, anche se ci provano


la fredda Torino è animata da caldi cuori di musici, dal rock più pesante alle melodie più gentili, poco importa


anzi, un pò dispiace che ci siano sempre discussioni sulla "bontà" dei generi musicali, si sa che ognuno ascolta ciò che preferisce e sarebbe bello avere tutti molta più tolleranza, ma poco importa (siamo umani)


la cosa bella è che a Torino c'è questa comunità, fatta di semi-divi e di sfigatelli sbarbati, di atteggiatissimi e di umili zappatori, ma tutti si possono incontrare e fare qualcosa, almeno fare del proprio meglio